IL COLLETTINO

     

IL GRUPPO

 

Parlano del Collettino

 

Il COLLETTINO...

....è nato nel lontano 1976....

"... band demenziale veneziana molto attiva tra gli anni Settanta e Ottanta, nacque alla metà degli anni Settanta come gruppo teatrale, all’epoca dei collettivi. E’ grazie a un errore tipografico, apparso su uno dei primi articoli che parlavano dell’esperienza artistica nascente, che si deve il nome del gruppo, che da subito inizia a produrre spettacoli teatrali scritti e realizzati in proprio, dai costumi alle scenografie, dai testi alle musiche.

Prima che l’estrema eterogeneità del “Collettino” (per il gran numero di persone che vi partecipavano) rendesse l’esperienza di difficile gestione, vengono prodotti in pochi anni spettacoli come “Tetralogia”, “I Mille e una Piera”, “Profocchi e Balumi”, “La Corrida”, dotati di una freschezza e di uno spirito che diverte il pubblico quanto gli stessi interpreti. Da un certo momento in poi, un po’ per diletto e un po’ per non disperdere il gran lavoro di molti anni, che aveva prodotto tantissime canzoni, testi e musiche di ogni genere, i musicisti decidono di dare vita a un proprio percorso.

Inizia però così un nuovo fenomeno, in città, fatto di lettura in chiave musicale e ironica di aspetti di vita veneziana, seguendo quel genere musical-demenziale che, meno volgare e impattante di quello proposto negli stessi anni da gruppi come “Squallor” e “Skiantos”, sarà precorritore in chiave lagunare dell’esplosione in Italia del fenomeno “Elio e le Storie Tese”, qualche anno più tardi.

Il Collettino partecipa a manifestazioni ed eventi a Venezia e nel Veneto, e nel corso degli anni Ottanta concorre alle prime tre edizioni del rinato Festival della Canzone Veneziana classificandosi sempre ai primi posti (1985: 5° posto con “Aguirre”; 1986: 3° con “Emilio”; 1987: 2° con “Cara-batto-le-rap”), ma soprattutto dando vita a decine di canzoni originali (da “Africa” a “Dixieland”, da “Scuresando” a “Tu che m’hai preso il fegato”, da “Che Bueada” a “Vogio ‘na casetta a San Tomà”) che lo rendono band “cult” per moltissimi veneziani – giovani e meno giovani – e che permettono ai componenti del gruppo di esibirsi nei generi musicali più svariati: funky, jazz, blues, latino, tango, bossa nova…

Nello spirito del collettivo, il gruppo vede una grande turnazione al suo interno, tra cantanti e strumentisti, anche se rimangono fin dall’inizio nomi “storici” all’interno del gruppo e della tradizione musicale e canora veneziana degli ultimi decenni."*

...ed ora, il Collettino è tornato.

 

*Alberto Toso Fei, Il Gazzettino, 15 giugno 2006

 

 

© IL COLLETTINO 1976-2015